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Convocato lo scorso lunedì 16 novembre per discutere le variazioni al bilancio e per rispondere a numerose interpellanze delle opposizioni il consiglio comunale di Arcola si è concluso con vere scintille fra la giunta e l’opposizione di sinistra. Assente l’assessore Spinetti, il sindaco Orlandi rispondeva all’interpellanza di Salvatore Romeo sui ritardi dei lavori nei locali comunali di via Valentini asserendo che la sala polivalente sarà disponibile non prima dell’inizio dell’anno nuovo.

L’assessore Fontana comunicava all’interpellante Cossu l’adeguamento delle carte di identità per coloro che si dichiarano donatori di organi, riconoscendo che in un anno e mezzo non si è ancora riusciti a completare l’iter burocratico. Sono state poi discusse le interpellanze per il recupero del castello di Trebiano e la mancanza dei servizi igienici nel cimitero di Baccano.I consiglieri Cossu e  Romeo

Approvata poi a maggioranza una mozione dei consiglieri Cossu e Romeo sulla proposta del Piano casa della giunta regionale. Ma il piatto forte della serata è stata la mozione del consigliere Romeo che richiedeva al sindaco di intervenire sulla vicenda del consigliere di zona e presidente della consulta giovani arcolana Bongiovanni, espulso dal Pd per reiterate frasi fasciste espresse on line.

Per prima cosa il presidente del consiglio Mencarelli faceva allontanare dalla sala il pubblico: il documento veniva così discusso a porte chiuse.

Dopo sospensioni e riprese dei lavori con interventi molto appassionati, la mozione che di fatto impegnava il sindaco a prendere pubblicamente le distanze da Bongiovanni, veniva respinta con il solo voto favorevole dei proponenti (Cossu e Romeo), l’astensione dei consiglieri del centrodestra e il voto contrario del Pd, il quale approvava una propria mozione che richiamava il rispetto ai valori della Costituzione.

 

Salvatore Romeo e Debora Cossu, 

Gruppo consiliare “Arcola Attiva”

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Caro Presidente, ma è possibile che quintali di eternit con grosso rischio amianto possano stare abbandonati e accatastati nei pressi del greto del fiume e in piena area Parco alla “portata” di bambini e cittadini che transitano nelle immediate vicinanze? Mi appello al Tuo senso di responsabilità per salvaguardare la salute dei cittadini”.



Salvatore Romeo

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Il consigliere arcolano Salvatore Romeo lamenta la mancata intitolazione di una piazza all’ex presidente della Repubblica.

Caro Sandro Pertini, non ti siamo degni di te.

Il giorno 8 febbraio 2013 il Consiglio comunale di Arcola, alla unanimità, approvava una mozione presentata dal Consigliere Mario Carrani e dall’assessore Enrico Fontana per l’intitolazione di un’area comunale al Presidente più amato degli Italiani, Sandro Pertini.
Da allora, circa 4 mesi fa, pressoché nulla: una sola commissione dove si decideva di intitolare al Presidente la sala polivalente della biblioteca comunale, luogo di ritrovo di molti giovani e punto di incontro di forze politiche, sociali, comitati ecc.
Evidentemente l’interesse della giunta per questo doveroso tributo istituzionale si è fermato a quel giorno senza che alcun assessore si sentisse obbligato ed impegnato a seguire l’iter amministrativo per adempiere a quanto deciso dall’intero Consiglio comunale.
L’augurio e la speranza è che sia il Sindaco in prima persona ad intervenire per eliminare le zeppe che sono di ostacolo alla volontà dei consiglieri.
Il consigliere comunale
Salvatore Romeo

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Il rientro della Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra in giunta provinciale della Spezia riequilibra almeno in parte la rottura voluta dal presidente Fiasella poco più di un anno fa, il 22 giugno 2010. Ricordiamo che in quell’occasione il presidente, per decisione improvvisa e unilaterale, volle escludere dalla sua giunta, tra gli altri, l’assessore al lavoro Elio Cambi dei Comunisti Italiani, forza politica scelta dagli elettori alle consultazioni del 2007.
Per questo motivo Rifondazione, che non era stata toccata direttamente, decise di autoescludersi dalla giunta in solidarietà con il Pdci, con cui compone a livello nazionale la Federazione della Sinistra. Occorre dunque ristabilire anche l’autentica realtà dei fatti, spesso distorti dai fiumi di parole che sono scorsi negli ultimi tredici mesi.

Contrariamente infatti alla tendenza generale, un anno fa Rifondazione aveva rinunciato alla tanta vituperata (dagli altri) “poltrona”, per essere venuto meno il rapporto di fiducia tra un alleato della Fds e il capo della giunta assieme al suo partito, il Pd.

In questo periodo il partito di maggioranza relativa ha inteso l’importanza di avere tra le sue fila (e con un ruolo di rilievo) una forza politica come la Fds all’interno dell’alleanza di centrosinistra che alla Spezia (e non solo) si è dimostrata fondamentale promotrice di molte e decisive battaglie sui principali temi del territorio, dalle questioni ambientali a quelle sociali e del lavoro.
Inoltre il drammatico contesto storico attuale, alla fine di un ventennio di devastazioni berlusconiste che hanno fiaccato non solo la popolazione ma anche gli equilibri dello stesso stato italiano, necessita di una sinistra forte e coesa che sappia ridare speranza e risposte vere ai cittadini e ai lavoratori.

Fanno infine sorridere le dichiarazioni pregne di grande moralità da parte di chi non fa mistero di chiedere posti e nomine in ogni ente nel nome del “nuovo corso” e del “nuovo linguaggio della politica”.
Rifondazione Comunista della Spezia porge i migliori auguri di una proficua attività al compagno Salvatore Romeo auspicando una forte presa di posizione sulle decisive tematiche del lavoro e dell’ambiente a cui andrà certamente data prosecuzione in caso di (auspicata) nuova vittoria del centrosinistra alle prossime consultazioni elettorali del 2012.

Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra La Spezia

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