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Posts Tagged ‘arcola attiva’

Sulla vicenda di via Amoa, in località Pianazze, prende posizione il capogruppo di Arcola Attiva Salvatore Romeo, schierandosi apertamente dalla parte dei cittadini.

“E’ assurda la posizione del sindaco Orlandi” – dichiara il consigliere – “nel pretendere che il 50% della spesa (ossia 30.000 €) per la sistemazione di via Amoa sia a carico dei residenti”.salvatore-romeo

Infatti la via è a tutti gli effetti una strada comunale in quanto ad uso pubblico e utilizzata non solo dai residenti ma da chiunque ne abbia necessità. Quindi, caso mai, il 50% dovrebbe essere diviso fra gli utilizzatori (difficilmente individuabili) e non fra i soli abitanti della zona, come del resto prevede il codice della strada. Se questa semplice considerazione non bastasse, consiglio alla giunta di leggere la sentenza della Corte di Cassazione n. 8204 del 2006 dove si evince chiaramente che un semplice fatto (in questo caso di usucapione) è sufficiente per considerare la suddetta via del tipo comunale. Detto questo, sarebbe l’ora che il sindaco mantenesse gli impegni presi da tempo in consiglio comunale nel rivedere lo stradario per l’intitolazione di strade del tutto anonime o con titolo di fantasia per un’adeguata toponomastica che spesso mette in difficoltà anche i mezzi di soccorso, in quanto le vie e i numeri civici sono difficilmente rintracciabili. Le rivolgo una domanda: ha idea il sindaco di quante strade vicinali ad uso pubblico, per come vengono intese, esistono nel nostro territorio? E perché finora è sempre intervenuto il comune al 100% negli interventi necessari?”

Infine Romeo interviene sul caso della composizione della nuova giunta-Orlandi, ancora da definire dopo le dimissioni dell’assessore Alpinoli avvenuta due settimane fa.

“Abbiamo proposto al sindaco di non nominare un nuovo assessore ma di redistribuire le deleghe ai componenti attuali della sua squadra di governo” – conclude Romeo – “la comunità arcolana risparmierebbe circa 20.000 euro l’anno di indennità senza che sia tolto alcun servizio”.

Salvatore Romeo, 

gruppo consiliare Arcola Attiva

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Il 10 agosto scorso la giunta comunale di Arcola, con delibere urgenti, ha decretato l’intitolazione a Enrico Berlinguer e a Pier Santi Mattarella di due strutture pubbliche (i locali comunali dell’ex pastificio di via Valentini e il sito di via Pedemonte recentemente confiscato a organizzazioni mafiose).Piersanti Mattarella

Nulla da obiettare sul prestigio dei nomi scelti, ma i consiglieri Debora Cossu e Salvatore Romeo del gruppo “Arcola Attiva”, lamentano che della questione si è interessata esclusivamente la giunta, trascurando in toto di coinvolgere il consiglio comunale.
Enrico Berlinguer

Le intitolazioni di strutture pubbliche come strade, piazze ed edifici comunali” – sostengono i due esponenti della sinistra arcolana – sono sempre state discusse e concordate in sede consiliare, proprio per la caratterizzazione di un riconoscimento generale e non di una sola parte, in questo caso della maggioranza. Ricordiamo gli importanti precedenti ad Arcola con personaggi quali Flavio Maggiani, Ezio Bassano, Elvira Fidolfi e, in ultimo, Sandro Pertini. E’ triste assistere ad atti simili dopo che il sindaco Orlandi si era impegnata in sede di consiglio comunale a coinvolgere una commissione ad hoc per una proposta complessiva su una rivisitazione della toponomastica stradale e l’intitolazione di spazi pubblici a personalità che si sono caratterizzate nella vita politica e sociale del nostro PaeseIl colmo è poi vedere che la delibera di giunta viene dichiarata urgente, quando ancora le due strutture non sono ancora lontane dal poter essere utilizzate, visto che fervono ancora i lavori di riqualificazione”.

I consiglieri comunali di “Arcola Attiva”

Salvatore Romeo e Debora Cossu

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Iniziato alle 19 dello scorso 29 luglio, il consiglio comunale arcolano si è protratto sino alle 2 di notte per approvare il bilancio 2015 proposto dalla giunta guidata da Emiliana Orlandi.

Il via libera è arrivato solo con il consenso dei consiglieri Pd e dell’indipendente Andrea Spinetti, mentre ha visto il voto contrario delle opposizioni (Santini, Massi, Righi, Cossu, Romeo, Zubelli).

Il consiglio ha inoltre approvato all’unanimità un emendamento proposto dai consiglieri di “Arcola Attiva” Debora Cossu e Salvatore Romeo su un progetto volto all’abbattimento delle barriere architettoniche negli esercizi pubblici, con grande soddisfazione dei proponenti.Abbattimento barriere architettoniche

Durante le sette ore di discussione, incentrata sulle relazioni degli assessori, non sono mancati spunti polemici e accuse di inefficienza lanciate dalle opposizioni.

L’ex consigliere di maggioranza Giuseppe Zubelli, con una vera requisitoria da aula di tribunale, è intervenuto soprattutto nei confronti dell’assessore all’ambiente Elena Alpinoli riguardo i mancati interventi sulla sicurezza idrogeologica, in particolare della frazione di Romito, preannunciando azioni forti e segnalazioni alla Procura della Repubblica.

Accuse riprese e ampliate da Cossu e Romeo che hanno accusato l’amministrazione di superficialità, inadeguatezza nell’affrontare i maggiori temi del territorio (assenza di opere pubbliche, spreco di denaro pubblico, disorganizzazione della macchina comunale, nessuna iniziativa sul lavoro e politiche sociali) nonché i gravi ritardi sul Puc e sull’istituzione dei già annunciati Comitati di Zona.

Ricordando l’assurdità dell’opera relativa al Fas (voluta dall’ex sindaco Livio Giorgi, forse oggi pentito della scelta intrapresa) del centro storico (non ancora iniziato nonostante le promesse), che sta dilapidando letteralmente le poche risorse economiche, i due consiglieri di sinistra hanno riconosciuto al solo assessore Gianluca Tinfena l’impegno e il raggiungimento di risultati con le iniziative sui borghi comunali.

Condanna a tutto campo e senza attenuanti anche da parte del centrodestra, che ha puntato il dito sulla voragine debitoria del comune e sulla tassazione ai massimi livelli, ricordando che a fronte di un leggero ribasso (10%) sulla Tari, l’anno scorso la stessa era aumentata di oltre il 100%.

Salvatore Romeo e Debora Cossu,

Gruppo consiliare “Arcola Attiva”

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Con un’operazione a dir poco avventata la giunta arcolana del Pd si indebita per ventinove anni, lasciando in eredità ben diciassette mutui che vedranno la loro scadenza nel dicembre 2044.

E’quanto avvenuto in settimana nel corso dell’ultimo consiglio comunale (convocato nell’anomalo delle 15 del pomeriggio), che si è aperto con la comunicazione del sindaco Orlandi circa l’abbandono della maggioranza da parte del consigliere Giuseppe Zubelli (assente dall’aula) ad appena un anno dalle elezioni comunali.Adriano Celentano - 24 Mila Baci (single)

Ma il momento clou è arrivato dopo l’accurata relazione dell’assessore al bilancio Bernabò: con l’assenza totale del centrodestra e il voto contrario del consigliere Salvatore Romeo (Rete a Sinistra in appoggio a Massimo Lombardi) la maggioranza ha cercato di recuperare 24.000 euro per far quadrare i conti del prossimo bilancio di previsione, ricontrattando una serie di mutui contratti nel 2000 dalla giunta-Nardi.

Il sindaco e l’assessore hanno affermato che “questa operazione, meramente di natura contabile, si è resa indispensabile in quanto il governo ha tagliato i trasferimenti ai comuni. Per Arcola significa oltre 350.000 € in meno”.

Romeo ha criticato la manovra proposta sia per l’estrema dilazione dei mutui (appunto sino al 2044) sia per l’alto tasso di interesse, oltre il 5%, che il comune verserà alla Cassa Depositi e Prestiti.

“Un’operazione fatta sulla pelle degli arcolani che si poteva evitare”– ha affermato il consigliere del gruppo “Arcola Attiva” che ha lanciato le sue proposte alternative: “i 24.000 euro si potevano tranquillamente recuperare con tre semplici scelte politiche:

1 – ritirare l’appalto dato ad una ditta esterna per la gestione degli stipendi ai dipendenti,

2 – organizzare la macchina comunale con due soli capi-area anziché i cinque attuali

3 – diminuire le moltissime consulenze legali conferite all’esterno”.


Nel finale di seduta Romeo ha inoltre evidenziato al sindaco che, a distanza di quattro mesi dalla sua elezione, nella sala consiliare manca ancora il ritratto del nuovo Presidente della Repubblica Mattarella.

Salvatore Romeo

 
Consigliere comunale “Arcola Attiva”

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E’ una vera e propria voragine finanziaria quella che si prospetta nel bilancio del conto consuntivo 2014 per il Comune di Arcola.

“Sicuramente” – afferma il Presidente della 2° commissione economica Salvatore Romeo -“la situazione socio economica e la crisi occupazionale hanno contribuito a far sì che le entrate finanziarie siano state inferiori al previsto di circa un milione di euro e se a queste minori entrate si aggiunge il minor gettito del governo per altri 350.000 € il quadro è davvero preoccupante“.

I “buchi” maggiori si sono registrati sulla TARI (tassa sui rifiuti) per oltre 600.000 €, sulle violazioni al codice della strada per circa 300.000 €, sull’IMU per circa 100.000 € e, come detto, minori entrate dal governo Renzi per 350.000 €.Voragine

Se a questo si aggiunge che la vertenza ENEL per l’ICI arretrata ha visto il Comune perdente in prima istanza nella commissione tributaria c’è solo da mettersi le mani nei capelli!!!

Questa situazione si riversa inevitabilmente sull’attività dell’Amministrazione, oramai ridotta al solo pagamento degli stipendi e delle bollette, dovendo trascurare per forza di cose interventi importanti quali la manutenzione del territorio, la sicurezza e iniziative necessarie sul campo del sociale.

Alla luce di questi dati” – affermano i consiglieri Debora Cossu e Salvatore Romeo – “appare ancora più grave la testardaggine della giunta nel aver voluto portare avanti il progetto FAS che ha impegnato il Comune, ad oggi, per oltre 2 milioni di euro e i cui lavori non sono neppure ancora iniziati!!!”

Di questo si discuterà nel consiglio comunale convocato per mercoledì 29 aprile alle 17.

Salvatore Romeo – Debora Cossu

Gruppo consiliare “Arcola Attiva”

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Quella che ci ha raccontato l’assessore Andrea Spinetti circa la realizzazione degli argini per la messa in sicurezza delle frazioni di Battifollo e Romito può essere vista come una bella favola in occasione delle feste natalizie.
Infatti nel corso della commissione consigliare convocata per fare il punto della situazione è emerso che non siamo ancora alla progettazione esecutiva dell’opera, che in sede di conferenza di servizi per la presa d’atto della progettazione definitiva erano assenti molti enti, primo fra tutti l’ente Parco che ha voce in capitolo, ma che soprattutto non vi sono le risorse finanziarie.

Favola di Natale ad Arcola

Infatti, a fronte dei circa 10 milioni di euro occorrenti, ve ne sarebbero solamente quattro e per la restante parte non si vede nessun bagliore all’orizzonte.
Favola di Natale perché con queste premesse l’impegno a realizzare l’opera entro un anno è puramente fantasia o presa per i fondelli per i cittadini.
Ma poi, siamo sicuri che questo intervento mette in sicurezza l’abitato di Battifollo?

Con il nuovo argine circa sette-otto abitazioni rimarrebbero all’interno del letto del fiume per cui è facile immaginarne le conseguenze: ma a questa obiezione ci è stato risposto che “vi è la possibilità di ricollocazione delle abitazioni interessate” (siamo a pura follia).
Altra obiezione: con l’arginatura per la protezione del futuro centro commerciale sarà eliminata una area importante di laminazione del fiume con la conseguenza di ridurre il fiume in un enorme canale, che creerà disastri.
Emerge chiaramente come da parte di politici locali, regionali e parlamentari valga il detto: “si predica bene e si razzola male”: da una parte si dice che si è sbagliato nell’edificare a fianco del letto del fiume e dall’altra si permette di costruire un nuovo enorme centro commerciale in piena area esondabile.
Una semplice domanda: ma perché anziché creare nuovi argini con costi stratosferici non si inizia a fare pulizia nel letto del fiume con l’asportazione dei materiali di sovralluvionamento? Sicuramente si risparmierebbe, si avrebbero risultati più sicuri e i tempi sarebbero terreni e non biblici.

Arcola, 19/12/2014

Il consigliere di “Arcola Attiva”

Salvatore Romeo

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Romeo e Cossu: “Troppo disagio agli utenti e ai lavoratori, si utilizzino gli ex locali della Cassa di Riparmio”

E’ questo il rischio che corrono gli uffici postali di Arcola di via della Repubblica che saranno presto oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria, come annunciato dal dal sindaco Orlandi in un recente consiglio comunale.

Tali dichairazioni hanno messo in allarme i consiglieri di opposizione Debora Cossu e Salvatore Romeo i quali esprimono forti perplessità sulle condizioni di lavoro per i dipendenti, costretti a lavorare per alcuni mesi in condizioni non certo ottimali, e per i cittadini, che aspetteranno il loro turno all’aperto o sotto un gazebo.

Coerenti con il loro motto “non solo protesta ma anche proposta” i due consiglieri propongono che vengano utilizzati gli ex locali della Cassa di Risparmio (siti nel palazzo comunale di via Valentini), che con interventi minimi possono corrispondere al meglio alle esigenze dei lavoratori e degli utenti.

Questa è una proposta che i consiglieri di sinistra porteranno con lo strumento della mozione nel prossimo consiglio comunale arcolano.

Gruppo consiliare “Arcola attiva”

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Leggo le dichiarazioni del sindaco Orlandi circa le motivazioni per cui, nel consiglio comunale di giovedì, la sua maggioranza è orientata a respingere la mozione presentata dal consigliere Romeo tesa a sospendere il Fas arcolano.

Mezze verità perché non è vero che le risorse così risparmiate non possono essere utilizzate dal comune in quanto il mutuo di 850.000 € è devolvibile per interventi sul territorio, così come il contributo regionale di 500.000 € così come i 360.000 € provenienti dall’alienazione di un terreno comunale,per un totale di 1.710.000 €.

Si perderebbe (probabilmente) la parte finanziata dalla regione per il Fas ma il comune avrebbe disponibili ben 1.710.000 € per interventi sulla sicurezza, sulla prevenzione del rischio idrogeologico, l’acquisto dei locali ex Carispe e manutenzione straordinaria nel centro storico.

Quindi la scelta di come usare queste risorse è solo politica, laddove si preferisce cementificare invece che fare sana prevenzione: poi non venite a parlarci di fatalità o bombe d’acqua perché un territorio abbandonato prima o poi presenta il conto da pagare.

 

Il consigliere di “Arcola Attiva”

Salvatore Romeo

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Particolarmente grave quanto sta avvenendo fra i banchi del consiglio comunale del terzo comune della provincia.

Questi i fatti: nel corso del primo consiglio comunale il consigliere di opposizione Salvatore Romeo, componente insieme a Debora Cossu del gruppo “Arcola attiva”, comunicava al Sindaco la decisione di chiedere al Prefetto e al Presidente dell’Ordine degli Architetti un parere circa la compatibilità nel ruolo di assessore ai LL.PP., urbanistica e pianificazione territoriale da parte dell’arch. Andrea Spinetti (nella foto), titolare di uno studio tecnico sul territorio comunale.

 

A detta del citato gruppo consigliare l’incompatibilità è sancita dal comma 3 art.78 del Tuel 267/2000.

A seguito di questa semplice richiesta agli organi competenti, il consigliere Salvatore Romeo si è visto recapitare al proprio domicilio una raccomandata da parte di uno studio legale con sede a Sarzana e Massa per conto del loro assistito assessore arcolano Andrea Spinetti, con la quale si intima al consigliere di sospendere ogni attività fortemente lesiva dell’onore e del decoro” del loro cliente,pena l’agire nelle opportune sedi compresa quella penale.”

Probabilmente si ignora che il ruolo del consigliere comunale, soprattutto se è di opposizione, è quello di garanzia e di controllo sull’operato della intera giunta.

Il gruppo consiliare “Arcola attiva”, nel frattempo, sta valutando quale iniziativa (di carattere politico/istituzionale) intraprendere nel prossimo consiglio comunale nei confronti dell’assessore Spinetti.

Il consigliere Romeo si è detto “terrorizzato e preoccupato per le conseguenze giudiziarie paventate dal legale dello Spinetti” e sta valutando l’ipotesi di appellarsi alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per la difesa del proprio diritto ad esercitare il ruolo istituzionale conferitogli dai cittadini arcolani.

 

Gruppo consiliare “Arcola Attiva”

Arcola, 3 luglio 2014

 

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