Ha suscitato clamore fra la cittadinanza la notizia dell’avvenuto sequestro di una vasta area nella zona di Pietralba da parte del Corpo forestale dello Stato, area che è stata oggetto (stando a quanto riportato dagli organi di stampa) di una discarica abusiva di materiale non proprio ecologico.
A questo proposito il Consigliere comunale Salvatore Romeo ha presentato una interpellanza urgente al sindaco affinché la vicenda sia oggetto di discussione nel prossimo Consiglio comunale.
Il Consigliere comunale di Arcola
Salvatore Romeo
Di seguito la notizia, da gazzettadellaspezia.it:
In esito ad una lunga e complessa serie di accertamenti ed indagini svolte dal Comando del Corpo Forestale della Spezia, è in corso il sequestro di una vasta area, di circa due ettari, in località Pietralba di Arcola, paesaggisticamente vin colata, nella quale era stata illecitamente realizzata una discarica di rifiuti consistenti in fanghi di segagione di marmo e granito, provenienti da attività svolte in alcuni insediamenti produttivi in provincia di Massa-Carrara, e in terre e rocce da scavo conferite da varie aziende edili della provincia spezzina.
L’area in questione, al fine di poter operare il conferimento illecito, era stata oggetto di un cambio di destinazione del suolo, da boschivo ad oliveto, così da poter essere trasformata e rimodellata, apparentemente con tutte le autorizzazioni del caso, utilizzando i rifiuti che sarebbero stati poi coperti e occultati da un oliveto. Peraltro, nell’istanza urbanistico-edilizia, i richiedenti si erano premurati di chiedere di poter utilizzare una minima quantità dei rifiuti in questione per realizzare la viabilità di accesso all’oliveto, così da giustificare anche il trasporto dei rifiuti stessi verso l’area interessata dai lavori. Dalle indagini emergeva, però, che la quantità di rifiuti trasportata e conferita era assolutamente inconciliabile con i lavori indicati in progetto e che, in realtà, la trasformazione del suolo ad oliveto era solo uno stratagemma per smaltire illegalmente, con minori costi, rifiuti speciali che sarebbero dovuti essere avviati a discarica. E’ stato stimato che, dal 2011 ad oggi, sono stati sotterrati ca. 40.000 mc. di fanghi di segagione, le cui analisi hanno evidenziato il superamento dei limiti di legge previsti per gli idrocarburi, e circa 100.000 mc di terre e rocce da scavo, che per vigente normativa sono da considerarsi rifiuti speciali (non pericolosi). Oltre al sequestro dell’area, il personale CFS provvederà a segnalare all’autorità giudiziaria, per il reato di discarica abusiva e violazione del vincolo paesaggistico, i proprietari dell’area, i legali rappresentanti delle società che hanno conferito i rifiuti ed i tecnici incaricati della direzione lavori.
e come al solito voi politici non vi siete accorti di niente……ci volevano gli organi di stampa……come nel caso del tutor…..voi non vi eravate accorti di nulla……la giunta di a arcola ? non sapeva niente ma dai !! non ci posso credere…..nessuno vede niente ??? parlo dei politici….. non vede non sento non parlo !!